23 giu 2020

Introversione-Estroversione:evoluzione di un'idea

Cos'è la mente?Qualcosa di accidentale e indefinibile o l’effetto di una propensione genetica che in ogni individuo dà una forma inconfondibile al rapporto tra le proprie emozioni,cognizioni e azioni?

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Nel libro si sostiene la seconda ipotesi,cioè che al di sotto dell’infinita variazione delle immagini,idee,pensieri,programmi,fantasie di una mente sia possibile delineare un tema nucleare generatore nato nell’'interazione tra una propensione genetica individuale e il suo ambiente.

Dove nasce tutto?Dal primo 'ambiente' intrauterino e successivamente dal modo in cui una madre,senza volerlo,reagirà alle caratteristiche genetiche del proprio bambino.Nel seguire le regole che assicurano al figlio una sana sopravvivenza,applicando le richieste dell'ambiente secondo i costumi del momento,una madre reagirà al figlio e agirà verso di lui con comportamenti derivanti dal proprio DNA,a loro volta plasmati dal modo in cui lei ha interagito in un passato precedente col DNA dei propri genitori.

Fin dalla sua nascita la ricerca psicologica ha cercato di venire a capo del complesso problema delle differenze mentali e di personalità facendo alcune probabili rassegne dei TIPI che potevano svilupparsi da quelle differenti propensioni genetiche e dai loro rapporti con l’ambiente.
L’evidenza che si impose da subito all’attenzione fu la differenza tra individui che manifestavano soprattutto un atteggiamento mentale orientato all’interno, all’autoosservazione, al controllo sul proprio comportamento e quelli che al contrario manifestavano un atteggiamento prevalentemente orientato all’esterno,al controllo sui fatti e dell’ambiente.
Questo dualismo comportamentale fu chiamato Introversione-Estroversione (I/E).
Il primo a parlarne,senza riferirsi esplicitamente all’I/E, fu William James.Disse che quella opposizione poteva essere meglio compresa se avvicinata alle leggi dell’evoluzione.Lo psicologo americano conosceva bene le teorie darwiniane come dimostrano alcuni suoi articoli scritti negli ultimi decenni dell’ottocento,nei quali aveva preso una posizione critica di fronte all’interpretazione deterministica dell’evoluzionismo fornita da Spencer.
James  contestava  a Spencer l’idea che l’evoluzione della mente fosse determinata dal processo di adattamento dell’organismo all’ambiente;James rivendicava il valore dell’agire umano,della volontà e della creatività di ogni individuo di agire nell’ambiente in modo originale,secondo le sue inclinazioni genetiche ed esperienze.
Nel primo capitolo del suo libro Pragmatismo:un nome nuovo per vecchie modalità di pensiero (1907) chiarì cosa intendeva per creatività e originalità dell’agire umano,quando descrisse due mentalità prevalenti in filosofia,una ‘dura e solida’ (tough-minded,di coloro che partono dal particolare e dai fatti per arrivare a formulare idee) e l’altra ‘tenera e flessibile’ (tender-minded,di quelli che partono dagli universali e dalle idee per arrivare a valutare e definire i fatti).
tender-minded hanno più bisogno di idealità,spiritualità e trascendenza dei tough-minded e anche quando criticano e scartano un ideale culturalmente consolidato,sono sempre pronti a sostituirlo con un altro più valido e utile nella attualità culturale da loro vissuta. Seppure sia da sempre evidente che il temperamento di un individuo orienta o modifica il modo di filosofare,secondo James la sua presenza era raramente riconosciuta,mentre invece tutta la filosofia non era stata altro che un conflitto tra due temperamenti con le seguenti caratteristiche generali:

Tender-minded                                                     Tough-minded
razionalismo                                                             Empirismo
Intellettualismo                                                         sensazionismo
idealismo                                                                  Materialismo              
ottimismo –fiducia nel futuro-                                 pessimismo-sfiducia nel futuro
religiosità                                                                  ateismo
fede nel libero arbitrio                                              fatalismo
monismo                                                                  pluralismo
dogmatismo                                                             scetticismo

Di qualunque temperamento sia un filosofo di professione ”scrisse James” egli cerca, quando fa della filosofia, di soffocare quell'elemento. Non essendo il temperamento una ragione convenzionalmente riconosciuta, egli adduce, per le sue conclusioni, solo ragioni impersonali. Eppure il suo temperamento gli fornisce in realtà una propensione molto più forte di qualsiasi altra sua premessa strettamente oggettiva”(W.James,Pragmatism…,1907)
Anche se i sostenitori di una qualsiasi corrente filosofica sono portati a considerare unitario il loro movimento per alcune ‘somiglianze di famiglia’,diceva James,le discussioni saranno comunque infinite perché gli individui che ne fanno parte sono diversi l'uno dall'altro per temperamento, background, interessi, studi compiuti, e tale bagaglio li porta a competere su questioni più o meno centrali.Quando ciò accade,dice James,quelle loro  differenze temperamentali possono aiutare a comprendere meglio il fecondo scambio di opinioni in corso, come accadeva ai suoi tempi  nel pragmatismo.

Con Jung,nel suo 'Tipi Psicologici (1921),il dualismo Intro/Estroversione acquista piena centralità.Jung descrisse 8 Tipi che si differenziavano nel pensiero,nel sentimento, nell'intuizione e nella sensazione,secondo la caratteristica dell'Introversione o dell'Estroversione,e ipotizzando una sottostante potente spinta dei geni per tali caratteristiche.
Più tardi,quando riprese il discorso col suo modello PEN (dall'alto al basso) (Psicotismo/Estroversione-introversione/ Nevrotismo- stabilità) il comportamentista H.Eysenck si spinse ben oltre il modello 'filosofico' di Jung,offrendo contributi decisivi allo studio della matrice genetica della personalità e delineando gli specifici equilibri variabili tra ormoni e neurotrasmettitori che potevano essere alla base della variazione dei tratti del comportamento.

Nel successivo modello neuroscientifico (dal basso all'alto) di  Jeffrey A. Gray l'opposizione  Introversione/Estroversione perderà  la sua centralità.
Il modello di Gray,rappresenterà qualcosa di più di una semplice rotazione e revisione di quello del suo maestro  Eysenck.
I suoi appunti critici sono schiaccianti.




1°)Le dimensioni  di Eysenck  non sono che effetti secondari dell’interazione tra i gradi differenti di attività del BIS (Sistema di Inibizione Comportamentale) (ansietà) e del BAS (Sistema di Avvicinamento Comportamentale )(impulsività),

2°)il nevroticismo non è concepibile come grado di attivazione emozionale indipendente,ma come grado di sensibilità reattiva a differenti stimoli ambientali, ovvero come amplificatore generale della reattività sia ai segnali di ricompensa che a quelli di punizione,

3°)Estroversione e Introversione sono caratteristiche psicofisiologiche distinte, di natura differente e interagenti in modo mutevole:indicano gradi di forza variabili tra gli individui ai segnali della ricompensa (maggiori nell’estroverso) e a quelli della punizione (maggiori nell’introverso),e infine

4°)l'analisi fattoriale,su cui il modello di Eysenck si è sostanzialmente basato,non è il miglior modo per dare una risposta al perché si possa diventare distimici,isterici o psicopatici.E' assai opinabile che siano solo le tre di Eysenck (Estroversione,Nevroticismo e Psicoticismo) le dimensioni che definiscono la personalità.Qualcuno potrebbe trovarne 5 ,12 o 47 e giustificare tutto con un buon motivo 'fattoriale'.Insomma l'analisi fattoriale può essere manipolata e falsata attraverso la scelta degli items,e i risultati possono cambiare cambiando la popolazione oggetto di studio o i test somministrati (EPI o EPQ).


Il Sistema di Inibizione Comportamentale (BIS) è veicolo dell’ansietà e meccanismo dell’inibizione del comportamento,poco dopo che il soggetto ha rilevato,con una veloce comparazione inconscia,una discordanza tra i fenomeni attesi nell’ambiente in base all’esperienza e quelli realmente presenti.Il BIS consiste in un circuito a feedback negativo il cui centro è nel sistema setto-ippocampale (corteccia prefrontale,giro dentato,ippocampo,area subicolare-sede delle funzioni di comparatrici tra eventi attesi e reali),oltre che nelle fibre noradrenergiche e serotoninergiche del locus coeruleus e del rafe mediano,che producono il suo ‘carburante’,cioè adrenalina e serotonina.

Il Sistema di Avvicinamento Comportamentale (BAS) è il veicolo dellimpulsività e il meccanismo del comportamento di ricerca attiva dell’individuo nell’ambiente per raggiungere le mete biologiche necessarie alla sua sopravvivenza,benessere e sicurezza (cibo,acqua,protezione del corpo,selezione di ambienti salubri,la prossimità con simili,l’intimità con simili di sesso opposto per la riproduzione,ecc..).Consiste in un semplice sistema a feedback positivo attivato da stimoli critici associati alla ricompensa condizionata o alla omissione o termine di una punizione condizionata.Le sue componenti biologiche sono:i gangli basali,le fibre dopaminergiche che salgono dal mesencefalo per innervare i gangli basali,le aree neocorticali motorie e sensomotorie,e la corteccia prefrontale collegata intimamente con i gangli basali.
Questo insieme è costituito da due sistemi intercorrelati,il sistema motorio caudato e il sistema motorio accumbens.ricompensa condizionata o alla omissione o termine di una punizione condizionata.
Le differenze individuali sono determinate dalla propensione genetica a essere più attivati nel BIS o nel BAS.
Insieme ai due Sistemi opera il FFFS,il Sistema di Attacco,Blocco o Fuga,il più primitivo nella scala evolutiva che si attiva nelle circostanze più drammatiche che possono mettere in pericolo la vita dell'individuo.E' regolato da un meccanismo a feedback negativo rispondente a stimoli aversivi e mancate ricompense incondizionate con comportamenti di difesa primitivi tipo l'attacco,il blocco totale del comportamento controllato dagli altri due sistemi o la fuga.Le sue componenti fondamentali sono le Amigdale,l'ipotalamo mediale e la sostanza grigia centrale del cervello.

I tre Sistemi che si sono evoluti per rispondere in modi specifici a premi e punizioni in funzione delle propensioni genetiche individuali,sono reti interconnesse che trasportano segnali e modellano informazioni nel corso di incessanti  'viaggi' andata/ritorno dalle zone mesencefaliche a quelle corticali.

"Una scoperta notevole,per esempio,consiste nel fatto che la maggior parte delle misure ambientali utilizzate in psicologia -per esempio la qualità della genitorialità,il supporto sociale e gli eventi di vita - mostra una significativa influenza genetica. Com'è possibile,dato che l'ambiente non possiede un proprio DNA?Come vedremo,l'influenza genetica c'entra in quanto queste non sono mere misure dell'ambiente 'là fuori',indipendente da noi e del nostro comportamento.Selezioniamo,modifichiamo e persino creiamo le nostre esperienze in parte sulla base delle nostre propensioni genetiche.Ciò significa che non possiamo supporre che le correlazioni tra le cosiddette misure 'ambientali' e i tratti psicologici siano frutto dell'ambiente stesso.Di fatto,la genetica è responsabile della metà di queste correlazioni.Per esempio,ciò che appare come effetto ambientale dell'educazione sulla psicologia dei figli ha in realtà a che fare con il modo in cui i genitori reagiscono alle caratteristiche genetiche dei propri bambini"
(Robert Plomin-L'impronta genetica,come il DNA ci rende quelli che siamo-R.Cortina ed. 2019)

In linea con l'odierna psicologia evoluzionistica e l' Human Behavioral Evolution (HBE),il libro suggerisce un 'aggiornamento' sulle mentalità e la coscienza dei Tipi con una loro ridefinizione a partire dall'evoluzione degli effetti delle propensioni genetiche del genitore su quelle del bambino,in particolare dal modo in cui i genitori reagiscono alle caratteristiche genetiche del bambino e questo alle caratteristiche dei genitori.


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